Avete mai pensato ai rapporti in generale e che cosa sono per voi? Non è sicuramente un argomento facile la cui discussione non si può esaurire con una pagina di blog. Recentemente però ho avuto la fortuna e l'onore di leggere alcuni pensieri/sfoghi (come li definisce lui) scritti da un mio amico. Uno di questi mi ha colpito particolarmente facendomi riflettere su questo argomento ed in generale sulla mia definizione di rapporto e quindi ho deciso di condividerlo con voi. A me è piaciuto molto, mi ci ritrovo e credo che il suo significato non sia univoco.
A voi leggerci quello che più vi piace o quello che avete bisogno di leggerci in questo momento.
Siamo in un pomeriggio di settembre del 2008, in piena fase adolescenziale di un ragazzo appena maggiorenne che inizia a ragionare su "qualche argomento più importante" di FIFA.
Avete presente le torte?

Avete presente le torte? Lo so, domanda
sciocca…Bene immaginatevela una, quella che vi piace di più. Immaginatevela lì
davanti a voi, pronta per essere mangiata. Aspettate però!! Dovete sapere che
questa torta prima di essere lì, davanti ai vostri occhi (anche se voi magari
potreste non accorgervene subito), prima di “essere”, questa torta è stata
preparata da qualcuno/a. Lo so, pensate pure che sono idiota a fare questi
discorsi, l’importante è che lo sappiate, e sappiate anche che è un dettaglio
particolarmente importante. Sappiate anche che se questa torta è lì davanti a
voi, significa che avete partecipato alla sua creazione… Immaginate quindi la
preparazione di questa torta. Siete lì insieme
a quel qualcuno/a che abbiamo già citato e dovete, anzi potete preparare
questa torta. Questa persona potete già conoscerla o meno. Non ha importanza.
Insomma siete lì. Sicuramente sapete tutto su come si prepara questa torta(o
almeno sapete quali sono gli ingredienti) e può darsi che ne abbiate già
preparate una oppure no, ma anche questo non ha importanza perchè ogni torta ha
una storia a se. OK tutto è pronto. L’ultima avvertenza: voi siete lì ma non
sapete di dover fare questa torta…cioè: non siete partiti con l’intenzione di
fare una bella torta, ma semplicemente un piccolo dolce. SOLO DOPO con l’andare
del tempo e l’aggiunta degli ingredienti potreste capire se davvero è una bella
torta da 10, perché ci credete, oppure se è il caso di fermarsi al piccolo
dolce. Siamo davvero pronti. Gli ingredienti ci sono tutti anche se voi non li
vedete. Sono lì, basta pensarli che subito arrivano, o forse non serve neanche
pensarci, basta aspettare che arrivano da soli e voi non fate altro che
mischiare. Insieme all’altra persona non fate altro che mischiare questa
poltiglia che piano piano assume una forma più omogenea. Se rimane un piccolo
dolce, bè, non rimane altro da fare che
spartirsi quel poco che c’è. Ma se viene bene non rimane altro che guarnire la
torta e metterla in frigo o forno…il tempo farà il resto. Eccola! una bella
torta, la vostra torta è riuscita. Pronta per essere mangiata. Ora si che
potete davvero assaporare e gustare ciò che voi avete creato. Ma cosa c’è di
meglio che condividere ciò che abbiamo creato con la persona che c aiutato a
fare tutto ciò?? D’altra parte anche lui/lei ha fatto parte di questa
creazione. Fate attenzione. Tagliate la torta a metà e adesso mangiate la
vostra parte…lentamente. Assaporando ogni boccone, a piccole dosi, permettendo
al dolce così di inebriare col suo gusto il vostro palato e facendovi venire
voglia di un nuovo boccone. Ogni boccone sarà così fino all’ultimo…e quando
sarà finita? A quel punto se avete seguito le “istruzioni”(ma in questo caso
non si sa ma quali sono quelle giuste), forse perché è una torta speciale, come
per magia, apparirà un’altra torta. Ancora da dividere, ancora da gustare in
due; sempre facendolo lentamente e così potreste andare avanti anche all’infinto.
Ma se non fate così? Bè allora tutto sarà diverso. Può darsi che, se vi
abbuffate, dopo il secondo boccone siate già sazi oppure anche per altri
motivi…a volte basta poco…a quel punto dovrete aspettare. Aspettare che la
torta sia stata digerita, e il tempo dipende da quanta torta avete mangiato, ed è inversamente
proporzionale alla vostra volontà. Solo dopo potreste riprovare. Creare una
nuova torta con il solito o diverso lui/lei che vi aiuta. Con soliti o diversi
ingredienti. Con la solita voglia di fare bene ma non in grande. Vedendo così
se quella prima è servita per migliorarci invece che cambiarci. Naturalmente
quella prima sarà sempre una torta e come tale sarà una bella torta da
ricordare, forse la meglio di tutte…ma come tale solo nei ricordi. L’importante
però è provarci altrimenti non saprete mai se siete in grado di fare questa
torta.
Forse il discorso può essere strano e contorto,
ma il senso c’è. Sta a voi scoprirlo. Se lo farete vuol dire che state già
creando/mangiando questa torta…oppure no(può darsi che abbiate smesso per quale
motivo). In tal caso bè, non casca certo il mondo! Vuol dire solo che vi
sentite di fare così o che la fortuna non gira dalla vostra parte ancora, o che
magari da parte vostra si poteva continuare a mangiare. Come detto, il tempo
farà digerire. Poi starà a voi decidere…
Naturalmente senza impegno…
Ho lasciato volutamente tutto lo scritto come me lo ha passato lui. Nessuna correzione, nessun cambiamento.
Buonanotte
Simo
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